Festa del 1 Maggio

Brevi cenni sulle origini della festa del 1 Maggio
La festa dei lavoratori trae le sue origini durante la Rivoluzione Industriale negli USA. A Chicago nel 1866 venne approvata la prima legge che istituisce l’orario lavorativo da 8 ore e che entrò in vigore l’1 maggio 1867.
Dopo 19 anni (1886 ) la festa , durante la quale si chiedeva di estendere l’orario lavorativo di 8 ore sul tutto il territorio USA, si tramutò in tragedia con morti fra operai e forze dell’ordine.
In Europa al Congresso Internazionale di Parigi del 1889  la data del 1º maggio venne dichiarata ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo.
In Italia, appena si apprese della tragedia di Chicago, iniziò una rivolta a Livorno. Dopo decenni di battaglie operaie e lotte sindacali, si arrivò a dichiarare legali le 8 ore lavorative. La Festa dei lavoratori in Italia si celebrò, per la prima volta, il 1° maggio del 1891.
La Festa dei lavoratori in Italia si celebrò dunque, per la prima volta, il 1° maggio del 1891 per essere poi sospesa dal 1924 e per tutto il ventennio fascista. Questo perché venne sostituita dalla Festa del Lavoro del 21 aprile, giorno del Natale di Roma. La Festa dei lavoratori tornò a essere festeggiata di 1° maggio subito dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
In Italia la festa nazionale è tale dal 1° maggio 1947, data segnata anche dalla “strage di Portella della Ginestra”, di Piana degli Albanesi in Provincia di Palermo, ad opera del bandito Salvatore Giuliano che insieme ai suoi uomini sparò sulla folla provocando una carneficina con 11 persone uccise e 27 feriti, dando origine ad uno dei primi grandi segreti della storia repubblicana.
La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1ºmaggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.
In Italia, con regio decreto del 30 Dicembre 1923, viene istituita la concessione ai lavoratori/lavoratrici dipendenti che si siano distinti “per particolari meriti di perizia, laborosità e di buona condotta morale” la “Stella al merito” ed il titolo di “Maestro del Lavoro”. E’ auspicabile che in Italia, che si fregia con il 1^ articolo della propria costituzione di essere una Repubblica democratica fondata sul lavoro, le tradizioni non vengano estirpate e/o soppiantate da ideologie atte a rieducare la classe lavoratrice ad un associazionismo di facciata disconoscendo che il 1 Maggio, è festa del lavoro in tutto il mondo perché esprime le aspirazioni più profonde e vive dell’uomo perché lo rende libero, migliore e lo affratella in modo trasversale.
Buon 1° Maggio

Mdl Mario Massimiani