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CHEF SOMMELIER

Corso di Chef Sommelier
Iscrivetevi alla nostra associazione e una volta formati potete raggiungere i Vostri Obiettivi lavorativi:
avete la possibilità di aggiornarvi o di apprendere un mestiere in tutti i suoi aspetti sia teorici che pratici.
al termine del corso sarete inserito nella sezione Chef Sommelier per eventuali offerte di lavoro da parte del settore.

Lo Chef Sommelier è addetto alla preparazione dei pasti e all’abbinamento cibo vino. Deve saper preparare la giusta ricetta da adattare ad un specifico vino per ottenere il giusto equilibrio e la giusta armonia.

OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso di Chef Sommelier ha l’obiettivo di offrire al corsista le nozioni e le tecniche necessarie per diventare una figura professionale di spiccate doti tecniche, finalizzata ad essere il responsabile dell’abbinamento cibo vino. Si dovrà occupare quindi della realizzazione di una ricetta da abbinare in base alle caratteristiche organolettiche e alle indicazioni del mercato e del cliente. Inoltre provvederà in prima persona alla messa in opera di una ricetta, gestendo tutta la realizzazione fino alla consegna finale.
Pertanto la formazione dello Chef Sommelier, spazia dal lavoro in cucina, alla semplice, ma non secondaria importanza, degustazione dei prodotti vitivinicoli che dovrà poi abbinare alla pietanza per mantenere alti gli standard qualitativi.

La casa della degustazione. Il dolce

Quando si assaggia un dolce di pasticceria, è importante valutare diversi parametri sensoriali per apprezzarne completamente le caratteristiche. La degustazione di un dolce coinvolge principalmente cinque sensi: vista, olfatto, gusto, tatto e udito. Ognuno di questi sensi contribuisce a una valutazione completa del prodotto.

Ecco i principali parametri sensoriali da considerare e cosa si può percepire durante la degustazione di un dolce:

1. Vista (aspetto visivo)
– Colore: La tonalità del dolce è fondamentale per indicare la freschezza e la cottura. Ad esempio, una torta o un biscotto deve avere un colore uniforme e ben bilanciato.
– Presentazione: La disposizione e l’estetica generale del dolce sono importanti per la percezione visiva. Un dolce ben decorato e curato in ogni dettaglio può esprimere anche una buona qualità.
– Consistenza visiva: La superficie deve apparire liscia, croccante o setosa, a seconda del tipo di dolce.

2. Olfatto (profumo)
– Aroma: Il profumo di un dolce è una parte cruciale dell’esperienza gustativa. Gli aromi dei vari ingredienti (vaniglia, cioccolato, frutta, burro, spezie) devono essere distinti, ma equilibrati.
– Intensità dell’odore: L’intensità dell’aroma può variare in base alla freschezza del dolce e alla qualità degli ingredienti.
– Persistenza: L’odore che permane anche dopo aver messo il dolce in bocca (detto retro-olfatto) contribuisce significativamente alla piacevolezza del prodotto.

3. Gusto
– Dolcezza: La quantità di zucchero deve essere bilanciata. Un dolce troppo dolce può risultare stucchevole, mentre uno troppo poco dolce può sembrare insipido.
– Acidità: Alcuni dolci (come torte alla frutta o dolci a base di agrumi) presentano un’acidità che bilancia la dolcezza. L’acidità deve essere armoniosa e non coprire gli altri sapori.
– Salinità: Una leggera presenza di sale in un dolce può esaltare gli altri sapori e migliorare l’esperienza complessiva.
– Amaro: Alcuni dolci, come quelli al cioccolato fondente o alle noci, possono avere una leggera nota di amaro che dona complessità al sapore.
– Equilibrio complessivo: Un buon dolce deve avere un equilibrio tra dolcezza, acidità, e eventuali note salate o amare. La combinazione deve essere piacevole e non eccessiva in nessun aspetto.

4. Tatto (consistenza e texture)
– Morbidezza: La consistenza del dolce dovrebbe essere adeguata alla tipologia. Una torta dovrebbe essere soffice, mentre un biscotto può essere più croccante. La consistenza deve essere piacevole e non gommoso o secco.
– Cremosità: Se il dolce è a base di creme (come una pastiera, una mousse, o una torta con ripieno), la cremosità deve essere vellutata e non troppo densa o liquida.
– Friabilità: Alcuni dolci (ad esempio, crostate o pasticcini) dovrebbero essere friabili e croccanti all’esterno, ma morbidi all’interno.
– Umidità: La giusta umidità è essenziale per evitare che il dolce risulti secco o troppo bagnato. L’umidità deve essere ben distribuita.

5. Udito (suoni)
– Croccantezza: Se il dolce è croccante (come biscotti o strati di pasta sfoglia), il suono quando viene morso è un indicatore importante della sua freschezza e cottura.
– Morbidezza: La consistenza di dolci morbidi, come torte o mousse, non genera suono, ma la sensazione al morso deve essere appagante e vellutata.

Altri fattori che possono influenzare la degustazione:
– Temperatura: La temperatura di un dolce può alterare la percezione del sapore. Alcuni dolci, come gelati o mousse, sono più gradevoli quando sono più freddi, mentre altri, come torte o crostate, sono migliori a temperatura ambiente o leggermente tiepidi.
– Durata della degustazione: Il tempo di permanenza del sapore in bocca (dopo aver ingoiato il dolce) è importante. Un buon dolce lascia una sensazione di piacere persistente.

Ogni dolce ha caratteristiche proprie da valorizzare durante la degustazione, e l’abilità di apprezzare tutte le sfumature di questi parametri sensoriali fa la differenza in un’esperienza gastronomica completa.

OCM Vino : bando a sostegno degli investimenti nel settore vitivinicolo

I fondi comunitari OCM Vino sostengono gli investimenti delle imprese del settore vitivinicolo siciliano nella lavorazione, imbottigliamento e commercializzazione di un prodotto che riscuote sempre più successo sui mercati di tutto il mondo.

Il bando per la campagna 2018/2019 sostiene con contributi a fondo perduto gli investimenti per:

  • la realizzazione e l’ammodernamento di impianti e strutture per la trasformazione, l’invecchiamento e l’imbottigliamento
  • la realizzazione di cantine e fabbricati per la commercializzazione
  • l’acquisto di attrezzature e mezzi per la lavorazione e la commercializzazione, nonché la depurazione dei reflui
  • l’implementazione di siti e servizi di e-commerce
  • la realizzazione di punti vendita esterni all’azienda agricola
  • l’acquisto di botti e barriques

Sono considerate ammissibili inoltre le spese generali per la progettazione, le consulenze di tecnici e professionisti, il trasporto e l’installazione dei macchinari

Possono accedere ai benefici della misura Investimenti OCM Vino le cooperative, cantine sociali ed imprese operanti nel settore della trasformazione delle uve e dei mosti (propri, conferiti da soci o acquistati), dell’elaborazione, affinamento ed imbottigliamento del vino e della commercializzazione. Sono esclusi i soggetti che svolgano la sola attività di commercializzazione.

Il contributo comunitario potrà arrivare fino al 50% dei costi ammissibili per PMI e microimprese (fino al 25% per le medie imprese ed il 19% per quelle grandi) per progetti d’importo compreso fra un minimo di 30.000 ed un massimo di 3 milioni di euro.

Le istanze dovranno essere presentate online sul portale SIAN entro il 15 febbraio 2019 ed essere inoltrate, entro i successivi sette giorni, in formato cartaceo ai competenti uffici del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana

I contributi OCM Vino saranno attribuiti mediante graduatorie che terranno conto, fra l’altro, della tipologia di produzione (denominazioni d’origine e/o biologico), dell’impatto ambientale degli investimenti , della presenza di giovani e del possesso di certificazioni.

La dotazione complessiva dell’intervento è di 13 milioni di euro

Per saperne di più consultare il bando 2018/2019 OCM Vino misura Investimenti sul sito della Regione Siciliana