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Guardare il cielo per riscoprire la maestosità del mondo

Il cielo, con la sua infinita vastità, è un teatro sempre accessibile, un invito costante a sollevare lo sguardo dalla terra e a connetterci con l’universo. Osservarlo almeno una volta al giorno non è solo un gesto poetico, ma un atto di consapevolezza che ci ricorda la grandezza del cosmo e la nostra posizione al suo interno.

Ogni volta che alziamo gli occhi al cielo, contempliamo il risultato di miliardi di anni di evoluzione cosmica: stelle che brillano da epoche remote, pianeti in movimento armonico, galassie lontane che sfidano la nostra comprensione. La scienza ci svela i meccanismi di questi fenomeni, trasformando le nuvole in lezioni di meteorologia, le costellazioni in mappe dell’universo. Eppure, persino nella spiegazione razionale, rimane un senso di meraviglia di fronte all’ignoto – i buchi neri, la materia oscura, l’origine del tutto – che ci umanizza, rendendoci esploratori eterni.

In una società iperconnessa, dove gli schermi catturano la nostra attenzione, guardare il cielo diventa un atto rivoluzionario. Quel gesto semplice interrompe il flusso frenetico delle ore, costringendoci a rallentare. Una tempesta che si avvicina, il rosso di un tramonto, la Luna che sorge dietro una collina: sono frammenti di bellezza che ridimensionano i problemi quotidiani. Ci ricordano che siamo parte di un disegno più ampio, dove le nostre preoccupazioni, seppur legittime, non sono che granelli di polvere stellare.

Fin dall’alba dei tempi, l’umanità ha cercato nel cielo risposte e ispirazione. Gli antichi navigatori seguivano le stelle per orientarsi; i poeti romantici vedevano nel chiaro di luna una metafora dell’anima; Van Gogh dipingeva notti stellate come vortici di emozioni. Oggi, pur avendo mappato ogni costellazione, il cielo continua a essere una musa. È un ponte tra passato e presente, un linguaggio universale che unisce culture e generazioni.
Guardare il cielo è un esercizio di umiltà e gratitudine. Ci trasforma in osservatori privilegiati di un miracolo che si rinnova ogni giorno, insegnandoci che la vera grandezza non sta nel dominare il mondo, ma nel saperlo ammirare. In quel momento di silenzio, mentre le nuvole danzano o le stelle scintillano, scopriamo che la maestosità dell’universo rispecchia la profondità del nostro spirito. Basta alzare gli occhi: il cielo è lì, pronto a ricordarci chi siamo e quanto sia prezioso il pianeta che chiamiamo casa.

Incoraggiare questa abitudine potrebbe essere la chiave per un futuro più consapevole: solo chi riconosce la fragilità e lo splendore del mondo sarà motivato a proteggerlo. Perché, come scrisse Leopardi, «l’infinito ci sovrasta, ma ci appartiene»—basta desiderarlo.

RESTO AL SUD 2021: FINANZIAMENTI FINO A 200MILA EURO PER LE IMPRESE

Resto al Sud è un incentivo per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, che prevede contributi economici fino a 200 mila Euro per nuove imprese.

La Legge di Bilancio 2021 ha ampliato la platea dei destinatari della misura ai soggetti fino a 55 anni di età.

SETTORI AMMISSIBILI
Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento ad uno dei seguenti settori:
produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
servizi al turismo.
Dunque restano escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

RESTO AL SUD FINANZIAMENTI PER L’IMPRENDITORIA
Resto al Sud è un incentivo introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, che contiene un piano di interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno. Tra le misure previste dal DL rientra, appunto, anche il pacchetto denominato Resto al Sud, ovvero una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di imprese nel Sud Italia, e a favorire l’imprenditoria giovanile, mediante l’erogazione di contributi economici, in parte a fondo perduto. La gestione della misura relativa ai finanziamenti Resto al Sud è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA, ovvero Invitalia.

REGIONI DI RIFERIMENTO
L’iniziativa è attiva in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I finanziamenti Resto al Sud sono fruibili, inoltre, nelle regioni Lazio, Marche e Umbria. Il Decreto Legge 24 ottobre 2019, n. 123 ha esteso, infatti, i territori in cui è fruibile il beneficio, includendo i comuni del c.d. cratere sismico, ossia quelli colpiti dai terremoti del 2016 e 2017.

Con la Legge di Bilancio 2021, le agevolazioni previste dalla misura Resto al Sud per finanziamenti alle imprese sono state estese alle persone fino a 55 anni di età. La misura, inizialmente rivolta ai giovani tra 18 e 35 anni di età, poi estesa agli under 46 e ai liberi professionisti, ora è dunque aperta anche agli under 56, che possono possono beneficiare dei contributi economici disponibili a partire da quest’anno.
Possono richiedere i contributi economici Resto al Sud 2021 i soggetti che:
hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e nelle aree del Centro Italia che rientrano nel c.d. cratere sismico, o sono disposti a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento (entro 120 giorni se risiedono all’estero);
non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
se liberi professionisti, non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 giugno 2017.

CONTRIBUTI ECONOMICI
I giovani imprenditori meridionali potranno beneficiare di un finanziamento di importo massimo di 50.000 Euro. Nel caso delle società tale importo massimo sarà concesso a ciascun socio, fino al limite di 200.000 Euro. I contributi economici saranno erogati per il 35% a fondo perduto e per il 65% sotto forma di prestito a tasso zero, da rimborsare entro 8 anni, di cui i primi 2 in pre ammortamento.

COME FARE DOMANDA
I finanziamenti Resto al Sud 2021 possono essere richiesti fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud possono inviare apposita domanda online, tramite il portale web di Invitalia, previa registrazione.

Generalmente Invitalia valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un colloquio online con i proponenti.

P er chiedere l’assistenza nella preparazione e nella presentazione del progetto imprenditoriale potete rivolgervi a info@agenziadellavoro.com

Avviso – Contributi regionali ex art. 60 l.r. n. 8/2018



Si comunica che nella GURS n.48 – parte I del 09.11.18 è stato pubblicato l’Avviso con relativa modulistica per l’erogazione dei contributi regionali di cui all’art.60 della Legge regionale 8 Maggio 2018, n.8- Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018- Legge di stabilità regionale – pubblicata nel Suppl. ord. n. 1 alla GURS (p. I) n. 21 dell’11-5-2018.

Allegato:Scarica Avviso  (nuova finestra)

LEGGE7 marzo 1996, n. 108

Disposizioni in materia di usura.(GU Serie Generale n.58 del 09-03-1996 – Suppl. Ordinario n. 44)

ART. 15.

4. Le fondazioni e le associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura sono iscritte in apposito elenco tenuto dal Ministro del tesoro. Lo scopo della prevenzione del fenomeno dell’usura, anche attraverso forme di tutela, assistenza ed informazione, deve risultare dall’atto costitutivo e dallo statuto.

Formazione gratuita riservata ai professionisti

Corsi riservati a professionisti, iscritti all’albo di ordini collegiali. Si tratta di percorsi di formazione finalizzati allo sviluppo professionale e culturale, tra cui corsi di formazione e di aggiornamento professionale erogati da Enti di formazione accreditati dalla Regione Siciliana o da Soggetti autorizzati e accreditati dagli stessi ordini o collegi .Le domande dovranno essere inviate a partire dal 16.10.2017 ed entro le ore 12.00 del 30.11.2017 tramite piattaforma internet e quindi posta elettronica certificata.

Per maggiori informazioni sui requisiti richiesti consulta la pagina 

http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/147221646.PDF

Contratto di ricollocazione 

L’ Agenzia per il Lavoro A. MORAVIA COMUNICA E AVVERTE 

 disoccupati e inoccupati in cerca di occupazione, dell`opportunità di essere ri-collocati nel mercato del lavoro.

Tramite il programma operativo 2014-2020 del FSE Sicilia Asse Occupazione con DDG 5627 del 03/08/2017 della Regione Siciliana dipartimento regionale del lavoro 

L’APL PROMUOVE

CONTRATTI DI RICOLLOCAZIONE 

PER I SEGUENTI OBIETTIVI:

                    – Contratto di lavoro a tempo indeterminato/determinato.

                   – Avvio attività di lavoro autonomo o d`impresa.

REQUISITI PER PARTECIPARE

1. Essere residente o domiciliati in Sicilia da almeno 12 mesi;

2. Essere inoccupati in cerca di prima occupazione o disoccupati in cerca di lavoro che non godono di indennità di disoccupazione (NASPI);

3. Avere un`età compresa tra 18 anni e inferiore a 67 anni;

4. Essere in condizione economica familiare secondo quanto attestato dalla dichiarazione ISEE del 2016 non superiore a € 20.000,00 (DA ALLEGARE ALLA DOMANDA). 
SCADENZA IL 14/10/2017

Il contratto di ricollocazione, potrebbe avere una durata di sei, otto o dieci mesi (In base al profiling del destinatario) e prevede diverse azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro della durata che oscilla da 118 ore a 236 ore. 

Ai beneficiari verrà riconosciuta un`indennità di frequenza di € 4,00/ora a titolo di rimborso spese per la partecipazione alle attività.

Contattaci per un appuntamento 

Tutti i bandi di reclutamento del personale da impiegare in sicilia nella formazione professionale

BANDI RECLUTAMENTO PERSONALE
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessoratoistruzioneeformazioneprofessionale/PIR_PubblicaIstruzione/PIR_Bandireclutamentodaalb

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessoratoistruzioneeformazioneprofessionale/PIR_PubblicaIstruzione/PIR_Bandireclutamentodaalbo

Repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana

La Regione Siciliana con Decreto Assessorile n. 2570 del 26 Maggio 2016 ha adottato il Repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana, che disciplina le qualificazioni regionali in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni di cui al D.lgs. 13/2013 e sue successive modificazioni e integrazioni e alle susseguenti norme secondarie di attuazione, nonché alle disposizioni di cui alla Legge regionale n. 8 del 17 maggio 2016 “Disposizioni per favorire l’economia. Norme in materia di personale, Disposizioni varie”, al comma 3 dell’art. 30 “Repertorio delle qualificazioni della Regione”.

VAI AL REPERTORIO DELLE QUALIFICHE

Turismo in Sicilia 

La Sicilia potrebbe essere un centro di accoglienza, informazione del popolo degli enoturisti; cioè di coloro che si muovono con grande interesse in tutt’Italia, alimentando un mercato delle vacanze nei piccoli centri tra visite in cantina, visite in vecchi palmenti e degustazioni di prodotti tipici locali.Il turismo enogastronomico può costituire un passaggio molto importante per il nostro territorio, perchè da’ l’avvio ad un progetto di valorizzazione e promozione che interessa tutta la produzione tipica, l’ ambiente, la storia e la cultura locale.

Perchè la Sicilia fino ad oggi non è riuscita a valorizzare e sfruttare le proprie risorse?

Uno dei motivi potrebbe essere individuato nella scarsa pubblicità delle risorse di tale paese; non si promuovono a sufficienza i beni culturali, i prodotti, artigianali locali, ma anche quelli enogastronomici le cui tecniche di presentazione e lavorazione dovrebbero essere un po’ riviste ed aggiornate per rendere tali prodotti conformi alle leggi attuali sulla qualità.

Infatti, in Sicilia, sono tanti i commercianti che producono un’infinita ricchezza di specialità culinarie, che regalano sapori che hanno alle spalle anni di sapienza popolare, ma sono squisitezze note solo nell’ambito del territorio di produzione.

Proviamo a farle conoscere anche all’esterno, richiamando visitatori, e turisti, offrendo loro pacchetti turistici, possibilmente con la collaborazione di tutti i comuni, che prevedano itinerari enogastronomici nelle zone limitrofi, con pernottamento e colazione anche presso le case private, e con l’organizzazione di degustazioni di prodotti tipici.

Ma tutto questo si può realizzare soprattutto con la collaborazione, dell’Agenziadellavoropuntocom, delle Associazioni, Proloco, dei Comuni, dei Commercianti, dei Ristoratori ecc.

Occorre cioè, programmare e sviluppare una adeguata politica dell’accoglienza ed una promozione rivolta verso l’esterno, investendo mezzi e professionalità adeguati.

 

Lo sviluppo della nostra terra deve passare attraverso la riscoperta della produzione locale per portarsi appresso tutto un indotto che può rappresentare il salto di qualità per una reale crescita economica; infatti, pensiamo ad immaginare quante attività sarebbero coinvolte con lo sviluppo, in alcuni comuni a vocazione turistica, del turismo enogastronomico: locande, bar, ristoranti, panifici, generi alimentari, salumerie, macellerie, cantine, enoteche, aziende vitivinicole, associazioni culturali ecc.

In questo contesto è importante che commercianti, produttori, gestori di aziende vengano sensibilizzati all’accoglienza dei turisti proponendo degustazioni con spuntini, piatti tipici, vini locali, guidandoli ed illustrando loro i processi di produzione dei prodotti offerti. Perchè tutto questo?

Perchè oggi il turista enogastronomo è sempre più raffinato, salutistico, cerca il prodotto genuino tradizionale è alla scoperta di sapori e odori delle culture locali è sempre più consapevole della preparazione e manipolazione del cibo; per cui, se si vuole essere competitivi è importante far conoscere i propri metodi di produzione e dimostrare che si è anche molto attenti al rapporto ambiente – prodotto finito.  

Ritornando al discorso dello sviluppo del turismo enogastronomico del territorio possiamo far riferimento alle leggi regionale già in vigore e/o presentati e di cui se ne parla sempre ma non si applicano.

 

Alcune Leggi prevedeno l’istituzione di un sistema integrato di offerta turistica dove le aziende vitivinicole, affiancate dall’insieme delle attività economiche, produttive, culturali e sociali interagiscono, contribuendo alla promozione di un territorio.

L’iniziativa di questo contributo dell’agenziadellavoropuntocom, quindi può rappresentare per la Regione, per le amministrazione comunali, per le attività commerciali, le rivendite di prodotti tipici, le strutture ricettive, l’agenzia di viaggio, le associazioni culturali e le proloco una grande occasione perchè essi diventino i promotori del territorio, perchè essi si aprano ad un coordinamento ad un ampio coinvolgimento mirante a definire veri e propri piani integrati.

Tale coordinamento dovrà prevedere alcuni riferimenti ai cosiddetti “standard di qualità”, ovvero regole che aziende, produttori, cantine, commercianti, strutture ricettive e tutti gli altri soggetti interessati a questa iniziativa , dovranno rispettare nell’offrire i propri servizi al viaggiatore e al turista.

Ad esempio i commercianti dovranno seguire determinati orari per l’apertura delle proprie attività, saper fare accoglienza, saper offrire, in degustazione, i propri prodotti; i ristoratori si dovranno impegnare a proporre i loro menu preparati con metodi tradizionali e a base di prodotti locali, servire i vini della zona e preparare una adeguata carta dei vini locali.

Per cui un coordinamento per la realizzazione di itinerari enogastronomici diventa uno stimolo in più per gli operatori, i produttori e tutti coloro che vi aderiscono per migliorare il proprio lavoro e per contribuire ad innalzare il livello qualitativo di tutto il territorio complessivamente. L’Agenziadellavoropuntocom è pronta per la grande sfida affichè possa dare un futuro alle nuove generazioni.